Se avete la necessità di ristrutturare la vostra casa, ma non disponete della liquidità necessaria per poter provvedere a tutti i lavori, potete richiedere uno dei prestiti che oggi potete trovare sul mercato economico che sono destinati ai lavori di ristrutturazione di case e immobili. Oggi per richiedere questi prestiti di solito occorre dimostrare il possesso di buone garanzie economiche, oltre che di un reddito mensile fisso abbastanza elevato. Tuttavia, anche chi non dispone di una buona situazione economica oggi può richiedere senza troppi problemi un prestito per ristrutturazione casa.

È il caso ad esempio di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Si tratta di un un aiuto economico erogato ogni mese dal governo a favore delle fasce di popolazione più deboli e dei disoccupati. Si può ottenere il reddito di cittadinanza in base alla propria attestazione ISEE e al possesso di alcuni requisiti, tra cui minori a carico oppure soggetti invalidi che si trovano all’interno del nucleo familiare del soggetto richiedente del prestito.

Prestito per ristrutturazione con reddito di cittadinanza: è possibile?

Il reddito di cittadinanza non è un’entrata fissa, ma al contrario temporanea, che può essere revocata e sospesa laddove il richiedente nonché beneficiario ottiene un posto di lavoro oppure se non dispone più dei requisiti iniziali previsti per l’erogazione del reddito. Essendo un reddito non fisso, ma al contrario temporaneo e non permanente, è facile capire come il reddito di cittadinanza non possa rappresentare per le banche e le finanziarie che erogano prestiti una vera e propria garanzia economica, specialmente se si tratta di finanziamenti finalizzati alla ristrutturazione della prima o della seconda casa. Per questi lavori infatti spesso vengono richieste delle somme di denaro consistenti sia per effettuare lavori di manutenzione ordinaria anche per quelli di manutenzione straordinaria. Il reddito di cittadinanza è fatto a misura e di solito non può essere protratto per anni.

Bisogna anche considerare il fatto che i controlli per l’erogazione del reddito di cittadinanza vengono svolti annualmente. Occorre presentare all’istituto previdenziale che gli eroga il proprio certificato ISEE rinnovato a gennaio di ogni anno. In alcuni casi, se si evince un eventuale miglioramento della propria situazione economica, il sussidio, vale a dire il reddito di cittadinanza, potrebbe subire una riduzione oppure essere revocato. È chiaro quindi che per un finanziamento, specialmente se di tipo finalizzato, il reddito di cittadinanza non può rappresentare una solida garanzia economica e reddituale.

La figura del garante: un valido aiuto

Nel caso in cui si disponga del reddito di cittadinanza oppure se si è senza busta paga, non è possibile spesso accedere a prestiti e finanziamenti, e questo vale anche per i prestiti di tipo finalizzato, come quello per la ristrutturazione della propria casa o di un immobile di proprietà, così come anche di una seconda casa. In questi casi, esiste solamente un metodo per ottenere un prestito di importo significativo per ristrutturare la propria abitazione, vale a dire chiedere l’aiuto di un soggetto che ci possa fare da garante.

Il garante è una figura che gode di solito di una buona situazione economica, il quale deve dimostrare di avere un lavoro a contratto a tempo indeterminato oppure in alternativa una pensione consistente, ma anche rendite patrimoniali sostanziose e che si possa prendere la responsabilità, perlomeno in parte, del rimborso delle rate mensili del finanziamento concesso proprio per effettuare i lavori di ristrutturazione.

In presenza di un fideiussore, le banche potrebbero essere più propense a concedere un prestito per ristrutturazione casa. Chi beneficia del reddito di cittadinanza, se accompagnato da un garante affidabile, può quindi avere qualche possibilità nell’ottenimento di un prestito per ristrutturazione. Qui puoi conoscere più dettagli su come richiedere prestiti per ristrutturazione casa se percepisci il reddito di cittadinanza.